Però ci siamo divertiti
Però ci siamo divertiti
Mauro Orletti
Exorma Edizioni
240 p., brossura
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Una narrazione impertinente per riflettere sulla storia politica italiana: tra ideali, contraddizioni e trasformazioni sulla soglia del riassetto globale.
Mauro Orletti delinea abilmente, con ironia e spirito critico, un ritratto articolato e stratificato del nostro Paese che aiuta a comprendere le radici dell’attuale scenario politico. Con uno sguardo attento alle trasformazioni politiche e sociali, intreccia la storia, la memoria collettiva e le dinamiche di potere che hanno plasmato l’Italia dalle barricate del Risorgimento all’ascesa di Giorgia Meloni.
Attraverso aneddoti, documenti e confessioni personali, tra fatti risaputi e aspetti poco noti, vengono alla luce dettagli e prospettive inedite dei momenti cruciali della storia nazionale: dai maldestri attentati di Felice Orsini all’occupazione di Fiume e alle trame della P2, dal terrorismo degli anni di piombo al berlusconismo, dai governi delle larghe intese alla ribalta, oggi, di inquietanti leader politici che si propongono come i “nuovi Cesari”.
Emergono dalla narrazione profili inaspettati di personaggi indimenticabili, come nel caso di Giovanni Pascoli complice di Andrea Costa nell’insultare papi e fischiare ministri, e figure iconiche come Mazzini, De Gasperi, Berlinguer, Craxi, Salvini; non mancano donne e uomini della cultura come Anna Kuliscioff e Pier Paolo Pasolini, o della satira e dello spettacolo come Roberto Benigni, Anna Oxa, Rino Gaetano.
Una lettura appassionante che invita a una riflessione critica sul ruolo della memoria storica e sull’eredità delle azioni e delle scelte politiche che continuano a influenzare il nostro presente. Un libro coinvolgente, documentatissimo, sorprendente per la profondità dell’analisi storica e per la meticolosa verifica delle fonti, riportate e commentate estesamente nella parte conclusiva del volume.
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