Ava Anna Ada
Ava Anna Ada
Ali Millar
Sur Edizioni
310 p., brossura
traduzione di Martina Testa
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Un’estate soffocante, un’adolescente che sogna la fuga, un’influencer che sta perdendo il controllo, uno tsunami in arrivo, un’attrazione impossibile: cosa succede quando l’equilibrio – naturale, sociale, psichico – si spezza?
È un’estate torrida sulla Punta, una remota località costiera fra Inghilterra e Scozia colpita dalla crisi economica e minacciata – almeno stando ai telegiornali, e alle centinaia di curiosi accorsi per l’occasione – dall’arrivo imminente di una catastrofica Onda.
Ava è un’adolescente solitaria e inquieta, che si prostituisce per accumulare i soldi sufficienti a garantire a sé e alla madre un futuro migliore. Anna è una ricca ed elegante influencer quarantenne che si è appena trasferita sulla Punta con il marito e il figlio di otto anni, nel vano tentativo di lasciarsi alle spalle un terribile trauma, la morte della figlia Ada. Dal momento in cui si incontrano, fra la ragazza e la donna scoppia un’attrazione ambigua e irrefrenabile, che in un crescendo di desiderio e manipolazione reciproca sconvolgerà la vita di entrambe le famiglie.
Ava Anna Ada è una favola dark, inquietante e sensuale venata di humour nero, un romanzo potentissimo che ci tiene incollati alla pagina raccontando il deflagrare insieme violento e liberatorio delle pulsioni represse in un mondo – immaginario, ma fin troppo simile al nostro – sull’orlo dell’apocalisse.
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